Torre Arcana

Il quartiere della Torre Arcana è sicuramente il più sinistro e misterioso dell’intera città.

La Torre Arcana vera e propria, da cui deriva il nome del quartiere, fu originariamente edificata nell’Area Mercatale e ospitava alchimisti e studiosi di astronomia. Intorno all’imponente struttura principale vennero costruite decine di torri e pinnacoli secondari, tali da rendere l’intero complesso un maestoso e intricato groviglio di costruzioni che sembrava voler lambire il cielo.

La notte della Caduta di Loch, potenti e oscure forze arcane trascinarono la Torre giù, lungo il costone interno del cratere, trattenendo assieme le sue forme come fosse stretta tra infinite braccia o avvolta tra le spire di un immenso serpente. Mossa da ignote volontà scivolò verso il centro del cratere. Alcuni vi lessero il simbolo di una punizione metafisica per la presuntuosa arroganza con cui gli uomini sfidavano forze a loro inconcepibili conducendo in essa studi ed esperimenti.

Sebbene numerosi edifici secondari fossero crollati durante la frana, la torre principale rimase pressoché intatta. Arrestò la sua assurda discesa e si trovò in una nuova posizione, leggermente inclinata eppure stabile, sorretta in un equilibrio tanto delicato da farla sembrare costantemente in procinto di crollare. Leggenda vuole che in una notte alcune entità demoniache, agganciarono alla torre decine di grosse catene fissandole alle pareti rocciose che circondano l’abitato. In questo modo cabalisti e studiosi d’arti arcane, e non più astronomi e alchimisti, poterono sentirsi al sicuro e frequentare le sale della torre, all’interno delle quali i demoni potevano irretirli cibarsi delle loro anime fino a spolparli come i ragni fanno con le mosche. Nei giorni di vento l’aria che scorre tra gli anelli di queste grandi catene crea cori sinistri, come di lunghi e dolorosi lamenti, questi echeggiano per tutto il quartiere e i più suggestionabili tra gli abitanti giurano di riuscire a sentire distintamente le litanie che ne vengono prodotte.

Si racconta che negli anni bui, all’indomani della caduta di Loch, un gruppo di eretici si nascose all’interno della Torre, fredda e abbandonata, in cerca di rifugio dalle persecuzioni cui erano soggetti nell’Impero. Nulla di scritto è rimasto su questi primi abitanti della Torre Arcana, nessuno di loro uscì mai più da quelle mura. Ma le storie, tramandate oralmente, narrano di questa comunità di uomini e donne, additati come eretici, che iniziarono ad adorare oscure entità arcane e, nel folle tentativo di congiungersi con esse , iniziarono a scavare un pozzo proprio sotto la Torre. La profondità di questo pozzo e l’estensione della rete di grotte e tunnel collegati aumenta precisamente con l’aumentare delle pinte di sidro ingoiate da chi ve lo racconta, questo forse può minare l’attendibilità di tutta la storia, ma il buco rimane, comunque la vogliate pensare.

Negli anni successivi vennero eretti altri edifici attorno alla Torre Arcana e il quartiere tornò ad essere nuovamente popolato. Posta sotto il livello dell’Area Mercatale, in un terreno particolarmente roccioso e poco esposto, anche a causa della presenza imponente dell’immensa torre il quartiere per buona parte dell’anno rimane nella penombra. Una fitta e malefica coltre di nebbia ne pervade le strade fin nei vicoli più minuti in modo costante e innaturale.

In essa, se ci si sofferma un attimo, si avvertono aleggiare sussurri e gemiti, per questo nessuno si trattiene mai per le strade di Torre Arcana. A causa della foschia persistente negli angoli delle vie sono mantenute accese varie lanterne caratteristiche: hanno vetri di diversi colori che proiettano intorno luce iridescente. I diversi colori permettono di orientarsi e non perdersi con troppa frequenza.

Infatti è abbastanza usuale smarrirsi nella nebbia. Molte persone raccontano di strane esperienze, di essersi trovate al cospetto di edifici mai visti prima, costruzioni descritte come fuse con la roccia; dalle architetture stravaganti ed estremamente elaborate, con torri, pinnacoli e talvolta corni o grossi denti che sembrano fuoriuscire dalle pareti. Tra coloro che vi si sono imbattuti si è diffuso definirle come le Bocche del Demone, e se la descrizione può variare moltissimo da un soggetto all’altro, tutti sottolineano con una certa ansia nella voce la presenza di strane finestre fiocamente illuminate da cui traspare palpabile la sensazione di essere scrutati.

Alcuni, addirittura, hanno detto d’aver trovato il coraggio di addentrarsi in questi edifici, incapaci però di ricordare cosa vi avessero trovato all’interno. Dopodiché, così come appaiono, sembrano dissolversi nella nebbia, senza che qualcuno sia mai riuscito a ritrovarne l’ubicazione.

Oggigiorno nel quartiere della Torre Arcana i colti studiosi hanno lasciato il posto ad eretici e folli stregoni che venerano diaboliche entità. Nei tenebrosi meandri delle grotte sottostanti questi individui si radunano per accrescere la loro conoscenza delle arti arcane sperando di riportare agli antichi fasti i loro oscuri Signori.

divider_full

Articolo in
divider_full