Missioni
In una città intricata e caotica come DemLoc è difficile comprendere da subito quali siano i reali interessi che guidano i Capomastri delle Gilde: sicuramente alla base delle loro operazioni c’è l’arricchimento in denaro e prestigio, elevarsi sulla massa di plebaglia che popola la città. Senza alcun limite etico.
I Capomastri mettono i propri mercenari a disposizione di chi se li può permettere. Basta versare la giusta quantità di feodi nelle casse della Gilda per assicurarsi i servizi di una squadra (più o meno numerosa) di combattenti, pronti a svolgere qualsiasi attività per il loro committente.
Dal semplice capriccio di un Capomastro al contratto con un ricco mandatario, le attività che i mercenari svolgono oltre delle mura della Gilda sono definite Missioni.
Le missioni possono avere gli obiettivi più vari in base alla persona che l’ha commissionate: alcune richiedono forza bruta e spavalderia come le missioni “Mattanza”, in cui l’unico scopo è l’eliminazione di membri di una Gilda rivale.
Ma ci sono anche missioni più tattiche, di esplorazione, magari per il recupero di manufatti arcani o altri preziosi. I segreti restano tali per poco, a DemLoc, le voci circolano ed è frequente che diverse Gilde siano ingaggiate contemporaneamente per recuperare lo stesso oggetto, generando scontri fra mercenari di fazioni opposte che si ritrovano nello stesso luogo con lo stesso obiettivo.
Anche il presidio di determinati punti della città, strategici per il Capomastro o per il committente sono tra le missioni assegnate. Queste missioni, perlopiù considerate noiose dagli stessi mercenari, possono rivelarsi dense di pericoli: facile rimanere vittima di imboscate ad opera di Gilde rivali, ingaggiate per conquistare quello stesso luogo.
Una politica malata e corrotta adempie alle decisioni importanti che influenzano tutta la comunità, queste possono essere prese, a volte, lontano dai luoghi istituzionali e dalle regole. Colloqui segreti, spartizioni di poteri, situazioni che possono degenerare nel sangue. Motivo per cui i Padri della città, quando si sentono particolarmente esposti, affidano la loro vita alle mani esperte dei mercenari di una Gilda piuttosto che della volubile Guardia cittadina.
Al tempo stesso i mercenari svolgono in maniera impeccabile la funzione di sicari. Questa situazione porta a inevitabili e violenti scontri tra le Gilde stesse.
Nell’Arena, tetro e oscuro luogo che domina i Campi dei sussurri, i Capomastri più ambiziosi organizzano di mettere a confronto i propri mercenari con quelli di altre Gilde in combattimenti letali. Con i terribili incontri nell’Arena si regolano antichi dissapori e si acquistano velocemente notorietà e ingenti quantità di feodi… o vergogna e miseria. Il prezzo da pagare è altissimo e numerose Gilde, in questi scontri, sono state completamente distrutte.
Ad accogliere questi cruenti scontri vengono accese migliaia di torce e lanterne che la illuminano l’Arena a giorno. Nelle strade verso i Campi dei Sussurri si aprono pompose processioni di nobili e antiche famiglie, sempre in cerca di occasioni per uscire dai loro sfarzosi e decadenti palazzi, soprattutto per questi sanguinosi spettacoli, con enormi giri di scommesse che hanno portato più d’uno alla rovina.
Essendo le missioni il tramite più veloce per acquisire fama e ricchezza i Capomastri mettono spregiudicatamente a rischio la vita dei loro uomini pur di raggiungere gli scopi che si prefiggono e racimolare un po’ di notorietà e qualche feodo.
